Chi la scrive è colei che gestisce, insieme al marito il rifugio per animali di varie razze e tipologie "la collina degli animali". Hanno bisogno di aiuto.
LA COLLINA DEGLI ANIMALI ONLUS
Un accumulo di macerie un luogo di sofferenza un tempio di dolore
Come molti sapranno, la nostra struttura ha subito dal mese di Marzo un sinistro importante che ha reso inagibili le scuderie. L' Assicurazione , per ovvii motivi si oppone al risarcimento del danno e noi 200 mila euro per ristrutturare le scuderie non li abbiamo. Oggi è arrivata la forestale con l' asl e ha messo sotto sequestro le scuderie con l' obbligo di trovare un'altra sistemazione ai tre stalloni che vi soggiornano. Che alternativa abbiamo? ho pensato all'eutanasia per i maschi interi , un sacrificio.... immolare loro per salvare tutti gli altri....ma quanto questo gesto è etico? la loro vita vale poi davvero i 5000 euro che non abbiamo per costruirgli singoli recinti e singole capannine?
Da lunedi la sottoscritta inizierà lo sciopero della fame e della sete. Purtroppo non posso incatenarmi alle scuderie notte e giorno perchè devo andare a lavorare e se non lavoro gli animali non MANGIANO.
Spero che questo gesto estremo aiuti a salvare la collina degli animali. Oramai a lottare siamo rimasti in due: mio marito Eugenio ed io
In tutta quest' impresa l'unica persona che non ci ha mai lasciato soli , PUR NON RICEVENDO NESSUN COMPENSO ECONOMICO è il nostro avvocato geandissima donna , grandissima animalista, grandissima in tutto e il suo collega che non cito non per mancanza di riconoscenza, ma perchè i rapporti con lui sono formali e non amichevoli come con lei.
Chiunque volesse dare una mano a mio marito a spalare le quintalate di fango letame detriti vari puo' contattarci al 333 3289717
Io purtroppo anche all'onere di dover andare a lavorare per mantenere la baracca non posso fare sforzi eccessivi essendo stata operata recentissimamente di una massa tumorale al seno. Della mia vita poco mi importa, magari morissi senza continuare a vedere questo assurdo scemmpio, invece no.... sono destinata a vivere e soffrire nel vedere i miei animali depauperati della loro felicità.
Un accumulo di macerie un luogo di sofferenza un tempio di dolore
Come molti sapranno, la nostra struttura ha subito dal mese di Marzo un sinistro importante che ha reso inagibili le scuderie. L' Assicurazione , per ovvii motivi si oppone al risarcimento del danno e noi 200 mila euro per ristrutturare le scuderie non li abbiamo. Oggi è arrivata la forestale con l' asl e ha messo sotto sequestro le scuderie con l' obbligo di trovare un'altra sistemazione ai tre stalloni che vi soggiornano. Che alternativa abbiamo? ho pensato all'eutanasia per i maschi interi , un sacrificio.... immolare loro per salvare tutti gli altri....ma quanto questo gesto è etico? la loro vita vale poi davvero i 5000 euro che non abbiamo per costruirgli singoli recinti e singole capannine?
Da lunedi la sottoscritta inizierà lo sciopero della fame e della sete. Purtroppo non posso incatenarmi alle scuderie notte e giorno perchè devo andare a lavorare e se non lavoro gli animali non MANGIANO.
Spero che questo gesto estremo aiuti a salvare la collina degli animali. Oramai a lottare siamo rimasti in due: mio marito Eugenio ed io
In tutta quest' impresa l'unica persona che non ci ha mai lasciato soli , PUR NON RICEVENDO NESSUN COMPENSO ECONOMICO è il nostro avvocato geandissima donna , grandissima animalista, grandissima in tutto e il suo collega che non cito non per mancanza di riconoscenza, ma perchè i rapporti con lui sono formali e non amichevoli come con lei.
Chiunque volesse dare una mano a mio marito a spalare le quintalate di fango letame detriti vari puo' contattarci al 333 3289717
Io purtroppo anche all'onere di dover andare a lavorare per mantenere la baracca non posso fare sforzi eccessivi essendo stata operata recentissimamente di una massa tumorale al seno. Della mia vita poco mi importa, magari morissi senza continuare a vedere questo assurdo scemmpio, invece no.... sono destinata a vivere e soffrire nel vedere i miei animali depauperati della loro felicità.
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